Questo è l'ultimo libro del famoso Carlo Cottrelli che scrive un libro all'anno ormai.
Quali sono i 7 vizi capitali? In realtà sono 6 e precisamente: evasione fiscale, corruzione, eccesso di burocrazia, il crollo demografico e il divario tra sud e nord.
Su ognuno di questi l'autore mostra i dati, anche di confronto con gli altri paesi, e cerca di indicare cosa è stato fatto e cosa si può fare. Riconosce che ognuno di questi mali è endemico e quindi non spiega il fatto che il PIL sia rimasto stagnante nell'ultimo ventennio. Qui interviene l'ultimo vizio ovvero la difficoltà a convivere con l'euro.
La tesi convince a un certo punto in quanto le difficoltà sono state comuni a molti paesi del sud europeo, anche se qualche paese, Spagna e Portogallo, sembra nell'ultimo periodo stia recuperando qualcosa. Questo ragionamento mi sembra un tantino contorto infatti, poi, ammette che uscire dall'euro potrebbe risolvere i nostri problemi di produttività e di debito per quanto oneroso con tagli ai salari reali e comunque sarebbe un periodo turbolento. Sarebbe preferibile per Cottarelli rimanere nell'euro e risolvere i problemi dei 6 vizi capitali precedenti, ma ammette che sia difficile; comunque osservo che all'inizio aveva fatto notare che questi problemi non sono la causa del nostro rallentamento degli ultimi 20 anni per cui qualcosa non mi torna.
La verità, a mio parere, è che siamo un paese problematico, che ha ingigantito negli anni '80 il suo debito pubblico che è rimasto un fardello pesante da gestire, inoltre, poco si è fatto per riformare in profondità il paese, se a questo aggiungiamo l'adozione dell'euro, che è stata una scelta azzardata in queste condizioni e che ha indubbiamente condizionato il nostro sistema produttivo, abbiamo questo risultato.
Cottarelli rimane, comunque, un economista serio e onesto intellettualmente e il suo libro è comunque interessante e piacevole da leggere.