Il
tema del libro è difficile e affascinante allo stesso tempo: la teoria della
complessità e, in particolare, come nasce spontaneamente l’organizzazione in
sistemi complessi composti da molti elementi semplici.
Il
libro analizza tre distinti ambiti: quello fisico, quello biologico e quello
sociale.
Nei
sistemi fisici gli elementi sono caratterizzati dal fatto di sottostare a
regole piuttosto rigide e deterministiche, ciò non toglie che possano emergere
da aggregazioni di elementi fenomeni non prevedibili, un esempio è il mucchio
di granelli di sabbia in cui non sappiamo quale sarà il granello che farà
collassare l’intera struttura.
I
sistemi viventi sono ancora più complessi, ma anche qui abbiamo esempi di
situazioni in cui, pur da schemi di comportamento semplici, possano aver
luogo auto-organizzazioni capaci anche di reagire a mutamenti ambientali. Si possono,
quindi, costruire dei progetti complessi (ad es. alveare) a partire
da operazioni semplici senza un apparente direzione lavori o progetto.
Infine,
gli autori affrontano il tema sociale delle organizzazioni umane e come anche nella società umana si trovano esempi
di auto-organizzazione.
In
conclusione quello che emerge a vari livelli è che semplici agenti seguendo
regole in modo deterministico possono generare strutture sorprendentemente
complesse.
Un
libro interessante pieno di esemplificazioni e riferimenti teorici e pratici, a
volte non facile, e che quindi necessita più di una lettura.