La vittoria di Trump, le sue mosse e i comportamenti di Elon Musk stanno generando commenti preoccupati e contrariati da parte di molti che parlano di declino della democrazia, autoritarismo e finanche fascismo. Per quanto mi riguarda certo non sono felice della situazione che si sta creando negli USA ma anche in buona parte di Europa. Non mi piace che un uomo, perquanto geniale, si permetta di intromettersi nella politica di molti paesi, compreso il nostro, un uomo troppo ricco e troppo potente non dovrebbe avere ancora più potere.
Detto ciò quando mi accorgo di aver fatto un errore cerco di non prendermela con il destino baro e cinico ma mi sforzo di capire dove ho sbagliato, se una squadra perde ha sbagliato evidentemente molte cose. Chi crede nei valori democratici e nel progresso, nel miglioramento della società e, soprattutto, chi dovrebbe rappresentare queste istanze nella politica dovrebbe fare un profondo esame di coscienza. Il capitalismo non è il migliore dei sistemi ma con opportuni limiti si è dimostrato migliore di utopie, belle in teoria, che si sono rivelate fallimentari sul piano economico e con molte sofferenze e morti a suo carico. La democrazia ha tanti vantaggi ma ha anche molte debolezze, inoltre non si può dare mai per scontata, anzi la storia ha dimostrato che la democrazia, in qualsiasi forma, è minoritaria nel corso dei secoli. Il capitalismo infine dovrebbe essere visto come un mezzo e non un fine per raggiungere la prosperità.
Come ho infatti scritto qui il sistema economico e sociale funziona bene quando Mercato, Stato e Democrazia si equilbrano. Come asserisce anche Acemoglu le società che progrediscono di più sono quelle con istituzioni più inclusive e cioè democratiche, dove società e Stato si equilibrano. Come diceva Schumpeter magari il popolo o i cittadini non possono avere contezza di tanti problemi complessi che riguardano la società, ma conoscono bene i loro interessi. In particolare, le persone vogliono sicurezza: sicurezza economica, sicurezza personale e dei loro beni, sicurezza della salute. Cosa è successo negli ultimi 30 anni in gran parte dei paesi occidentali? Il lavoro è diventato più precario, alcune fasce della popolazione, che appartenevano a una certa classe media, si sentono più povere e insicure, la sanità sta diventando sempre meno efficiente, inoltre una certa propaganda fa cadere che le città siano meno sicure di un tempo, cosa mediamente non vera. La risposta di quella parte politica, che storicamente era a difesa delle classi medie e anche più sfortunate, ha di fatto sostenuto che il mercato era buono, che la globalizzazione era un bene, che l'Europa era la nostra salvezza, ecc. A fronte di una situazione che ha visto i ricchi sempre più ricchi, le aziende sempre più globalizzate e capaci di spostare il lavoro dove costava meno, buona parte di queste persone hanno perso fiducia nel sistema, in parte sono quindi passate a votare formazioni populiste e sovraniste, che almeno a parole pretendono di prendere a cuore la loro parte, un notevole gruppo di persone invece ha smesso di votare. Questo stato di cose è molto chiaro a molti analisti e studiosi come abbiamo visto nel blog, oltre al fatto che la politica nazionale ha molte meno leve per fronteggiare la situazione, vedi aziende che delocalizzano o spostano le loro sedi all'estero, o ancora spostano i ricavi fuori eludendo le tasse. Quindi, invece di un inutile vittimismo ed esecrazione dei nuovi vincitori, bisogna avere il coraggio di ammettere di aver fatto molti errori e che gli elettori non sono solo una massa di ignoranti e creduloni.
Da dove si riparte? In teoria è facile bisogna ridare ai cittadini la possibilità di contare di più e di vedere che i loro interessi vengano persi in considerazione e possibilmente esauditi. Ovviamente la azioni pratiche da intraprendere sono più complesse da implementare. In primo luogo c'è un problema di informazione, la stampa e TV sono spesso in mano a potentati economici, bisogna favorire maggiormente stampa e TV indipendenti. In Italia, poi, la RAI dovrebbe essere soggetta ad organismi indipendenti formati anche da cittadini estratti a sorte per evitare che sia al servizio del governo di turno. Oggi la informazione viaggia principalmente sui social, e qui abbiamo visto la importanza e alcuni azioni per limitare il potere dei giganti digitali che possono condizionare il dibattito politico e anche le votazioni.
A livello di istituzioni sono state proposti organismi parlamentari con persone prese a sorteggio o con camere del merito, cioè persone selezionate in base a certi risultati di rilievo ottenuti a livello accademico o professionale. Da noi in particolare bisognerebbe abolire questa pessima legge elettorale che blocca le liste e favorisce la scelta delle segreterie sulla volontà popolare. Sono favorevole al finanziamento pubblico dei partiti, per evitare i grossi condizionamenti economici, ma vorrei che una quota rilevante sia destinata alla possibilità dei cittadini di partecipare, ad esempio avere la possibilità di usufruire di spazi pubblici di discussione e aggregazione, come pure andrebbero finanziati anche partiti od organizzazioni democratiche, anche non elette. Poi come ho scritto qui servono scuole di formazione per preparare persone competenti, infatti uno dei capisaldi del progetto di Grillo indicava una giusta partecipazione dal basso ma che, senza adeguata preparazione, finisce come si è visto di scadere nel velleitarismo.
In conclusione, non serve piangere sul latte versato, o prendersela con i cittadini che sbagliano, bisogna prendere atto della situazione, cambiare strategia e prendere a cuore i reali problemi della gente come scritto anche qui evitando che si vada ad ingrossare la massa di delusi e scontenti; bisogna anche che una parte della classe politica fallimentare si faccia da parte e sia invece pronta a far crescere una nuova classe di giovani che guidino la innovazione politica e della società.