Il libro che consigliamo oggi è: Jean-Paul Fitoussi - Il teorema del lampione (o come mettere fine alla sofferenza sociale) -Einaudi.
Il titolo del libro dell’economista francese prende spunto da una vecchia storiella, dove si racconta di un ubriaco che gira attorno al lampione e, alla domanda di chi gli chiede cosa stia cercando l’uomo risponde: “Le chiavi di casa!”, ma alla domanda successiva, “E’ sicuro di averle perse proprio qui?”, “No”, afferma sicuro l’ubriaco, “le cerco qui perché c’è più luce”. Tale storia è, per l’autore, la metafora della situazione attuale e in particolare della teoria economica. Infatti, afferma nel libro: «Da tempo mi interrogo sulle ragioni che spingono molti economisti, compresi alcuni tra i migliori, a investire la loro intelligenza nella costruzione di teorie la cui complessità è seconda soltanto all'inutilità».
Ovvero, come l’ubriaco, stiamo cercando le risposte nella direzione sbagliata. In particolare critica le teorie liberiste che hanno preso il sopravvento negli ultimi decenni e che continuano a imperversare, nonostante la realtà ne abbia delineato chiaramente i limiti. Infatti, tale teorie, che hanno propagandato la cieca fiducia nella efficienza dei mercati, ci hanno consegnato la peggiore recessione dagli anni 30 grazie alla speculazione finanziaria incontrollata.
La cosa peggiore è la miopia che affligge ancora l’Europa, in cui prevale ancora la linea di austerità che, in una situazione di crisi, non fa altro che peggiorare le cose aumentando la disoccupazione e il disagio sociale. Inoltre, sono proprio le teorie liberiste che hanno provocato il ridimensionamento del ruolo della classe media, comportando un ulteriore aumento delle diseguaglianze, e che hanno incanalato un immensa mole di denaro verso un utilizzo sbagliato.
Si continua, afferma l'autore, a seguire ricette sbagliate perseguendo obiettivi erronei: l’inflazione, e facendo uso anche di strumenti non idonei, come il PIL, a rappresentare la complessità del vero benessere. L’autore infatti afferma:
«Se gli obiettivi che la politica economica porta sotto i riflettori non sono davvero importanti per la società, non avremo alcuna possibilità di comprendere perché il fatto di averli raggiunti non risolva in alcun modo il problema iniziale».
Dopo aver esaminato gli errori delle attuali teorie e indicato alcune soluzioni, la conclusione di Fitoussi è: «Possiamo scegliere cosa vogliamo illuminare, siamo noi che decidiamo il posizionamento dei lampioni», ed inoltre, «È giunto il momento di valutare le conseguenze delle politiche che i nostri governi portano avanti riguardo a questi due obiettivi maggiori: il benessere e la sostenibilità».
In conclusione un libro molto interessante, scritto in maniera comprensibile, per chi vuol cercare di capire la realtà in cui viviamo andando oltre i paraocchi del pensiero dominante.