L'autore del libro che recensiamo oggi è un fisico e divulgatore scientifico, in questo suo ultimo libro si dedica alla economia. Il titolo prende spunto dalle previsioni meteorologiche, dove la scienza della meteorologia ha fatto enormi progressi nel riuscire a prevedere gli eventi atmosferici, pur essendo la dinamica degli elementi che caratterizzano l'evoluzione del tempo meteorologico estremamente complessi. L'autore si domanda perché anche l'economia non sia riuscita, nonostante la enorme mole di sforzi e di studi, ad arrivare ad una analoga capacità di previsione dei fenomeni economici? La risposta per Buchanan è che gli studi economici si sono diretti, soprattutto negli ultimi anni, nella direzione sbagliata. In primo luogo critica l'approccio basato sull'equilibrio, quando i sistemi economici sono, oltre ad essere estremamente complessi, anche molto dinamici. Inoltre, nei sistemi complessi composti da molte parti interagenti, le dinamiche possono non avere niente a che fare con la natura delle parti stesse e, in aggiunta, critica anche le ipotesi dei modelli economici basati su assunzioni troppo semplificate dei comportamenti individuali. Un ulteriore elemento di critica è relativo alla ipotesi dei mercati efficienti, a partire dalla sua definizione, ma in particolare perché il cosiddetto aumento di efficienza può condurre a situazioni decisamente molto instabili e potenzialmente catastrofiche. Nel libro l'autore cita molti studi ed elaborazioni a sostegno delle sue tesi e riporta, inoltre, molti casi di eventi finanziari non spiegabili dalle teorie economiche tradizionali.
Alla fine del libro conclude auspicando che la economia, invece di elaborare teorie economiche matematicamente molto complesse ma poco realistiche, prenda piuttosto spunto dalla atteggiamento più pragmatico della scienza come nel caso delle previsioni meteoreologiche.
Il libro è scritto in maniera divulgativa anche se non sempre di facile comprensione, comunque è ricco di argomentazioni ed esemplificazioni molto interessanti.
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