venerdì 21 luglio 2017

Marcello Minenna - La moneta incompiuta

Il libro di oggi è un libro per “stomaci forti”, sono quasi 500 pagine su temi tecnici finanziari, comunque con scopo divulgativo e di rendere le cose più semplici possibili, anche se sempre in modo rigoroso.
L’autore è Marcello Minenna che dirige l'ufficio analisi quantitative della Consob e inoltre docente, non accademico, all'Università Bocconi, e PhD Lecturer alla London Graduate School of Mathematical Finance.
Il volume come abbiamo detto si concentra su questioni di natura finanziaria, fornendo all’inizio della trattazione una serie di concetti di base, quali rischio di credito, debito sovrano, derivati creditizi ecc., facendo uso di belle infografiche che agevolano la lettura per un pubblico di non esperti
Introduce, poi, alla comprensione dell'architettura dell'Eurozona e dei legami tra finanza ed economia reale. Descrive gli elementi caratterizzanti la politica monetaria europea, ripercorrendo l’esplosione della crisi finanziaria nel 2007-2008 e analizzando l’impatto che questa ha avuto sull’Eurozona. Vengono inoltre approfonditi i diversi tipi di intervento e strumenti finanziari messi in atto dai governi e dalla Banca Centrale Europea (BCE) a fronte del rischio di rottura dell’euro.
Le economie europee sono comunque in una fase di stallo. Il ciclo economico positivo globale che nel 2014-2015, grazie anche al basso prezzo del petrolio e all’Euro debole, ha tenuto a galla l’unione monetaria volge al termine con il rischio di una recessione alle porte di un’Europa frammentata e indebolita da squilibri strutturali. Rinunciare alla propria moneta senza un bilancio e un debito pubblico europeo fa dell’Euro un regime di cambi fissi incompleto
Nella parte conclusiva del lavoro vengono proposti diversi interventi di policy volti a superare la crisi e mettere mano a questa architettura disfunzionale. Infatti la crisi greca, il fallimento dell’austerità, i problemi del sistema bancario, del debito pubblico e della Brexit stanno mostrando che il tempo guadagnato dalle «soluzioni-tampone» della BCE sta volgendo al termine. Tra le proposte elenco: una politica della BCE imperniata sull’azzeramento degli spread, la mutualizzazione di una parte del debito o anche il suo congelamento da parte della BCE.
Il tema di fondo  del libro non è nuovo: l’integrazione dei paesi UE non è stata così profonda e forte come si era auspicato, e che i paesi membri erano e sono ancora caratterizzati da grandi differenze strutturali. 
La creazione dell’euro e la rinuncia da parte dei nazioni aderenti alla area euro alla propria moneta, senza un bilancio e un debito pubblico europeo e tutta una serie di altri meccanismi istituzionali, fa dell’euro un regime di cambi fissi incompleto
Ne esce fuori, pertanto, un ritratto complesso della realtà europea, dove spicca l’incapacità dell’euro-burocrazia di gestire l’integrazione economico-finanziaria. Rimane il problema di fondo che è politico e non finanziario, una volta stabilito che la costruzione dell’area euro è incompleta e disfunzionale c’è la volontà politica per rimediare agli errori fatti? Arrivati al punto in cui siamo mi piacerebbe avere la speranza che qualcosa cambi, vedendo però l’atteggiamento delle nazioni europee sulla immigrazione non vedo la capacità e la volontà di affrontare in maniera coordinata i problemi. La fine probabile del quantitative easing, che peraltro come rileva Minenna non ha sortito grandi effetti sulla economia reale, a parte la diminuzione del valore dell’euro e quindi un miglioramento del PIL, e la fine del mandato di Draghi, grande artefice dal salvataggio dell’unione monetaria, pongono seri dubbi sul futuro dell’Eurozona.
Visti gli alti costi politici e economici per proseguire in una costruzione più consona dell’unione monetaria vedo difficile una soluzione coordinata, tanto per fare un esempio gli Stati Uniti ci hanno messo 160 anni per costruire un efficace sistema federale con continue modifiche (vedi ad esempio costituzione e statuto della FED) e avendo fissato a monte  un sistema costituzionale.
Comunque, tornando al libro, è sicuramente un libro interessante e ben scritto, ovviamente da leggere un pò alla volta, non è proprio un romanzo avventuroso, ma può ulteriormente chiarire i difetti e le assurdità di queste unione monetaria e delle politiche implementate.


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