martedì 13 maggio 2014

Daniel Kahneman - Pensieri lenti e veloci

Il libro che segnaliamo oggi è: Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman-Mondadori 2012.
L’economia è una campo di studio molto vasto, ne è una dimostrazione che il premio Nobel nel 2002 è stato assegnato all’autore del libro, che è uno psicologo israeliano, per i suoi studi sulla teoria delle decisioni in condizioni di incertezza. Il libro analizza le modalità con cui vengono prese le decisioni, delineando, in particolare, che esistono fondamentalmente due meccanismi o sistemi di decisione. Il primo, quello più rapido e intuitivo, ci consente di affrontare le situazioni che richiedono una risposta immediata, ad esempio quando guidiamo la macchina ed è quello più innato  e  usato fin dall’alba dei tempi. Il secondo, quello più razionale, è più  lento ma anche per cosi dire “pigro”,  dovrebbe entrare in funzione quando la situazione decisionale richiede una maggiore riflessione. Nella realtà, e il libro elenca una serie di situazioni e condizioni in cui questo accade, spesso il sistema  intuitivo entra in azione, nostro malgrado, anche nelle situazioni dove sarebbe richiesta una ponderazione più razionale, e, quindi, le nostre decisioni sono soggette a pregiudizi ed errori (bias), a volte  clamorosi,  anche da parte di quelli che sono più  esperti e preparati. L’autore traccia, nel corso del libro, una mappa completa della struttura e delle modalità di funzionamento del pensiero, fornendoci nel contempo preziosi suggerimenti per contrastare i meccanismi mentali «veloci», che ci portano a sbagliare, e sollecitare quelli più «lenti», che ci aiutano a ragionare. 
Gli studi dell’autore, hanno dato un grosso contributo alla cosiddetta “behavioral economics” (economia comportamentale), che smonta dalle fondamenta l’approccio basato sugli agenti razionali che sta alla base dell’economia. A lungo in vetta alle classifiche americane, il libro che ho apprezzato molto  per il numero di argomenti che tocca ed, inoltre, perché  scritto in maniera impeccabile e comprensibile a chiunque e mai superficiale. Per questo ritengo che valga, quindi, decisamente la pena di esser letto. 

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