Alcune considerazioni sulla legge di stabilità. 2016. A dire il vero ha un articolazione complicata e ancora non sono chiari i dettagli; da quanto emerge è fatta di meno tasse (sulla casa), meno costi (spending review) e altro, complessivamente sono comunque 14.6 miliardi in più di indebitamento quindi in teoria espansiva e su questo potremmo essere soddisfatti. Premesso che voglio vedere se effettivamente riusciranno a fare tutti i tagli previsti, ragioniamo sul contenuto e se non vogliamo parlare a vuoto partiamo sempre dalla magica formula del PIL:
PIL=CONSUMI+INVESTIMENTIPRIVATI+SPESA PUBBLICA+ESPORTAZIONI-IMPORTAZIONI
Tale manovra sembrerebbe favorire i consumi con meno tasse, aumentando quindi il reddito disponibile delle famiglie, un aumento dei consumi però potrebbe comportare anche un aumento delle importazioni andando a vanificare il risultato complessivo. Tra l’altro riducendo tutte le tasse sulla casa si favoriscono in media i redditi maggiori con minor propensione al consumo e quindi anche l’effetto sui consumi potrebbe essere ridotto e allora forse non era meglio ridurre l’IRPEF? Inoltre, non sarebbe stato meglio aumentare la spesa pubblica, visto che l'effetto sul PIL è diretto mentre i consumi sono limitati dal risparmio ( tecnicamente si dice che il moltiplicatore è più basso) cercando di incrementare la spesa in particolare sui servizi che generalmente sono a fornitura locale e avrebbero meno incidenza sulle importazioni, o cercare di aumentare l’export dando qualche ulteriore incentivo agli investimenti delle imprese ? Non parliamo poi del limite dei 3000 euro sui contanti, certo il limite precedente non risolve il problema della evasione ma vorrei capire chi va in giro con 3000 euro in contanti, quelli a reddito più alto sono anche quelli che generalmente usano le carte, gli anziani e pensionati credo che in molti casi non li vedono proprio 3000 euro in contanti....a chi serve ?
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