giovedì 9 luglio 2020

Perché non voto a destra

Ho molti amici che votano a destra. Alcuni sono nostalgici del "quando c'era lui" e cose del genere, altri si sono convertiti alla Lega di Salvini solo recentemente perché l'uomo acchiappa con i suoi concetti semplici e diretti, altri si sono innamorati di Trump o anche addirittura di Putin. Francamente posso capire insoddisfazione per la politica ma a cadere così in basso non ci sto.
Partiamo dal concetto che è meglio l'uomo solo al comando. Certo uno che comanda rende tutto semplice ma non significa migliore. Per smontare questa tesi ricorro ad Hayek, che non è proprio un progressista di sinistra, infatti Hayek dice che è meglio avere decisioni decentrate proprio perché le informazioni sono decentrate, per questo funziona meglio il mercato della pianificazione centralizzata. Quindi, per iniziare è difficile concentrare le informazioni al centro e secondo ho dei dubbi che al centro uno abbia la possibilità di avere la capacità di scegliere in maniera ottimale. Infatti, non mi risulta che nessuna dittatura alla lunga ha portato la società a primeggiare, anche soltanto economicamente.  Nel breve magari riesce pure a fare qualcosa di buono, anche l'economia stalinista ha portato alla prima industrializzazione della URSS e anche la Germania nazista ha sconfitto la disoccupazione, ma questo non basta per farne dei regimi invidiabili. Probabilmente in un paese arretrato un dittatore illuminato potrebbe anche fare bene, ma vallo a trovare un dittatore illuminato, telefonare in Africa per avere buoni esempi !? In  breve la teoria del uomo solo al comando non regge  per motivi logici e la storia ce lo insegna.
Secondo punto, alcuni preferiscono la destra perché è ordine e tradizione. Peccato che la tradizione sia romanticamente bella ma poco funzionale. Gli organismi viventi, ma anche le società, sopravvivono perché si adattano alle mutazioni ambientali, se non lo fanno e rimangono attaccati alle tradizioni prima o poi spariscono, vi piaccia o no la realtà è dinamica, le situazioni  cambiano ed evolvono e  non fanno sconti a nessuno. Non dico che il progresso sia sempre un bene ma restare fermi non è la soluzione, saper gestire il cambiamento è tutta altra cosa. 
In sintesi la tradizione è bella ma poco pratica, far leva sulla tradizione potrebbe essere rassicurante per l'elettorato ma poi si scontra con la realtà, l'ordine rassicura ma la realtà è caotica e spesso dal caos nasce la innovazione che è il cuore dello sviluppo.
Passiamo alla ultima considerazione, certo se siete ultra ricchi e vivete soprattutto di rendita di qualunque tipo allora, se votate a destra, non ho nulla da dire, fate i vostri interessi. Ma se vivete di lavoro e anche avete un buon reddito siete sicuri di fare i vostri interessi votando a destra?
Certo la destra a volte promette tanto, vedi ad esempio Trump, difesa degli interessi nazionali, America first, prima gli italiani o 1 milione di posti di lavoro, ma la realtà è che la destra finisce per tagliare le tasse ai ricchi,  come hanno fatto Bush e compagni e come sarebbe la Flat Tax, magari lasciando delle voragini nei conti pubblici che pagano in un modo o nell'altro i cittadini meno abbienti con nuove tasse o tagli ai sevizi, e lo abbiamo visto in passato con i cocci lasciati a qualcun altro. 
In sintesi , se non siete proprio ricchissimi o, lasciatemelo dire, proprio coglioni, che si fanno ingannare dalla propaganda diventando braccio armato di quelli che non hanno i nostri stessi interessi, non votate destra, magari non votate ma non date il fianco a chi vi frega. 

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