La morte di Marco Pannella mi ha molto colpito e addolorato. Non sono un radicale dell'ultima ora, ho condiviso fin da giovane le sue idee e battaglie; ho firmato tutte le iniziative referendarie, anche se su qualcosa potevo non essere d'accordo, credo che spingere gli elettori a votare e quindi a interessarsi a certi temi sia importante in democrazia. Non sempre ho condiviso le sue posizioni, ma gli va riconosciuta una grandissima onestà morale e intellettuale, e un impegno e sacrificio personale fuori dal comune. Resta uno dei gli uomini politici più importanti e straordinari italiani, tutti gli dobbiamo qualcosa se i diritti civili e anche i diritti delle minoranze e degli indifesi sono stati portati avanti. Era un grande provocatore e comunicatore, le sue battaglie restano memorabili e hanno fatto storia. Peccato che solo adesso gli vengono riconosciuti universalmente i suoi meriti ed il suo valore, la battaglia sulle condizioni carcerarie e il conseguente appello di Napolitano avrebbero meritato maggiore attenzione e impegno da parte del Parlamento. Ancora più scandaloso resta il fatto che non gli abbiano concesso la nomina a senatore a vita, che era assolutamente dovuta. Mi auguro che, anche se in modalità diverse, le lotte per i diritti civili e la difesa dei deboli trovino ancora molti disposti a combattere per esse. Ciao Marco e soprattutto grazie per quello che hai fatto per noi.
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