sabato 21 novembre 2020

Uno spettacolo preoccupante

 Lo spettacolo della politica italiana, in questo ultimo e drammatico scorcio di anno, è desolante e preoccupante. Lo scontro tra Regioni e Governo è piuttosto sconfortante, molti presidenti di regione non sono alla altezza, hanno scaricato le responsabilità delle chiusure sul governo centrale per poi piagnucolare quando sono stati messi in zona rossa. Certo il Governo con i suoi 21 parametri poco chiari non è  stato il massimo della trasparenza, per non parlare della magra figura sulla Calabria. Conte è un cittadino prestato alla politica che fa del suo meglio ma se abbiamo questa classe politica è  colpa nostra. Come ho detto più volte la democrazia funziona bene se i cittadini sono preparati e consapevoli delle loro scelte, in più servono delle buone leadership. Purtroppo una parte della cittadinanza non è  sufficientemente informata, colpa anche di un sistema giornalistico che fa acqua da più parti, con i social che  amplificano e diffondono le fake news che hanno peggiorato le cose. Sulla leadership ho scritto qui quel che sognerei ma, comunque, in Italia ci sono tantissime persone preparate che a fatica assurgono a cariche politiche, anche perché la battaglia politica non è  più una battaglia di idee ma una guerra per bande dove ognuno difende la  propria fazione a prescindere. Dall'altra parte dell'oceano, Stati Uniti, le  cose sono comunque complicate. Hanno votato in tanti, ed è un bene,  ma 70 milioni di voti per uno che non  mi sembra tanto equilibrato (è un eufemismo per definire Trump) sinceramente non riesco a giustificarlo se  non per pura ragione di schieramento, d'altra parte la scelta di Biden, ottima persona ma molto in la con gli  anni, non mi è sembrata la scelta migliore, staremo a vedere. Comunque i segnali che si vedono in giro sono preoccupanti con vecchie democrazie che arrancano e nuove che sconfinano diventando solo democrazie sulla carta, vedi ad esempio Turchia e altro. Un altra aspetto che mi preoccupa e il dilagante negazionismo e complottismo, abituati da decenni di film sui complotti, che possono anche talvolta essere  veri, si è superato il limite, si vedono macchinazioni dappertutto arrivando a esternazioni fantasiose e assurde che rimbalzano sui social, arrivare a dire che la pandemia non esiste e che sia tutto preordinato per sopprimere la libertà è pericoloso per tutti, se queste persone rimangono delle piccole frange è fisiologico ma a me pare che non sia così, e allora Houston abbiamo un problema

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