In questi giorni si parla molto del piano di riarmo europeo presentato da Ursula Von Der Leyen. Il piano prevede molti soldi, distribuiti a dire il vero su molti anni, con spese in parte fatte da debito comune, da sfondamento di bilancio e altro.
Vediamo di chiarire alcune cose. L'Europa spende già molto in armamenti, in valore assoluto siamo al secondo posto dopo USA ma in percentuale del PIL meno degli USA e meno della Russia. Quindi non spendiamo poco ma forse potremmo spendere di più. D'altra parte oggi esiste la NATO ma credo sia probabile che gli USA tenderanno a defilarsi nel tempo, la Russia fa molto meno paura della Cina, quindi anche per questo dovremmo in futuro spendere di più, anche per avere maggiore autonomia dagli USA, che ci renderebbe meno condizionati politicamente ma anche commercialmente. Da chi ci dobbiamo difendere? Questo non lo so, non credo che la Russia sia la vera minaccia, diciamo che se vogliamo contare geo politicamente comunque devi avere un esercito alla altezza, quindi lasciando perdere Putin ci sono buone ragioni per armarsi.
Il punto dolente del piano ReArm è che risulta molto approssimativo e vago. In primo luogo bisogna decidere su quali capitoli di difesa vogliamo spendere, la scelta è vasta e delicata perché si rischia di spendere male i soldi e avere una apparato militare costoso e inutile. In secondo luogo le spese parcellizzate per singoli Stati non presentano né sinergie né economie di scala e rischiamo anche di arricchire per anni di più gli USA.
Quindi, in definitiva è inutile e controproducente fare del pacifismo fuori luogo, purtroppo le spese militari servono anche se non ci piacciono, magari se facciamo un piano serio possiamo anche scoprire che non servono molti soldi in più. Infine, ad essere pratici le spese militari alimentano le industrie e il PIL, come insegnano gli Stati Uniti, e questo purtroppo è un dato di fatto a meno di non fare dell'Europa una grande Svizzera.
Quindi in conclusione sono favorevole al riarmo europeo ma con giudizio, tra l'altro anche oggi Draghi in audizione ha parlato di procurement europeo, cioè che il piano della Von Der Leyen va rivisto.