Ho letto il libro dell'economista americano Todd Buchholz perché è un libro di storia economica che volevo confrontare con il mio: Le idee dell'economia.
Il libro parte dall economia classica trattando nell'ordine: Adam Smith, Ricardo, Malthus, Marx, e Stuart Mills. Prosegue la trattazione storica con Marshall e i marginalisti. Un capitolo è dedicato agli istituzionalisti: Veblen e Galbraith. Vengono trattati in maniera piuttosto approfondita sia Keynes e sia Friedman. Un capitolo è dedicato alle teorie della Public Choice. Nella parte finale tratta alcune teorie più recenti come le aspettative razionali e la behavioral economics. Nel complesso è un libro piacevole, che tratta gli argomenti in maniera semplice con esempi relativi alla vita reale, quindi è un libro che si legge bene, l'unico problema, per chi non conosce l'inglese, è che non è tradotto in italiano e lo trovate solo in lingua originale.
Il mio libro rispetto a questo è un poco più rigoroso, con qualche formula e dettagli in più. Inoltre, nel libro di Buchholz trovo alcune mancanze importanti: Schumpeter e le teorie della crescita da Harrod sino a quelle più recenti di Solow, come pure non accenna a A. Sen, J. Stiglitz, e molto altro. Il mio libro risulta quindi più completo anche se anche io ho fatto delle scelte tralasciando Veblen e ho appena accennato alle Public Choice. Comunque vi consiglio di leggerli entrambi e fatevi la vostra opinione in merito.
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