Con il varo della nuova manovra finanziaria del nuovo governo non sono mancate le polemiche. In particolare per quanto riguarda le accise sulla benzina, infatti non è stato prorogato il taglio deciso dal precedente governo Draghi. Questo ha provocato un aumento della benzina che ovviamente non è piaciuto a molti. Dopo alcuni tentativi maldestri di addebitare l'aumento alle speculazioni, finalmente il premier ha chiarito che, dato che la coperta è corta, si è deciso di dedicare le risorse ad altro. Effettivamente la manovra sulle accise è regressiva, cioè favorisce i redditi più alti (i più spendenti) e quindi se si dedicano i soldi a favorire i redditi più bassi è un approccio socialmente corretto (anche se il taglio delle accise era nel programma!). Benvenuti nel mondo reale del governo, dopo per anni aver svolto il ruolo di opposizione con proposte del tutto scollegate dalle realtà, tipo quella fatta da Giorgia Meloni a inizio pandemia di dare 1000 euro a chiunque ne facesse richiesta! Diciamo che almeno questo è un passo avanti nella assunzione di un sano realismo nella gestione delle spese e del bilancio dello Stato.
Detto questo non mi piace la manovra del nuovo governo, di cui 2/3 è frutto di continuazione di misure del precedente. Nella manovra non si vede nessun tentativo di una visione di lungo periodo, anzi ci si perde in aumento del limite al contante e riduzione del uso dei POS, e altre amenità di basso profilo.
Non c'è niente o poco per i giovani, si cerca invece di strizzare l'occhio alle fasce di età maggiori con facilitazioni al pensionamento, insomma le solite cose di una destra senza fantasia e senza ambizioni.
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