Torniamo a parlare di democrazia recensendo un libro piacevole e interessante. Si tratta di un libro non recente, edito in Italia nel 2000, di Robert Dahl (scomparso nel 2014) professore di scienza politica all'Università di Yale.
Il libro inizia con una breve storia della democrazia nell'antichità con la nascita della democrazia in Grecia ad Atene e la res pubblica romana.
Successivamente passa ad elencare quali siano i criteri che definiscono e caratterizzano una democrazia:
- partecipazione effettiva
- parità di voto
- diritto all'informazione
- controllo dell'ordine del giorno
- universalità del suffragio
Elenca poi quali siano i vantaggi della democrazia:
- ostacola la tirannia
- diritti essenziali
- libertà generale
- autodeterminazione
- autonomia morale
- progresso umano
- tutela di interessi personali essenziali
- uguaglianza politica
- tendenza alla pace
- prosperità.
Un capitolo è dedicato a smontare la tesi dei "custodi", cioè che sarebbe meglio delegare le decisioni agli esperti; qui la sua posizione è chiara, ogni decisione politica è anche etica e il governo non è una scienza ma serve anche incorruttibilità e altro, in conclusione nessuno è meglio qualificato dei cittadini stessi per conferirgli un potere definitivo.
Un ulteriore capitolo è dedicato ai requisiti minimi necessari affinché un paese sia considerato democratico:
- amministratori eletti
- libere e frequenti elezioni
- libertà di espressione
- accesso a fonti alternative di informazione
- autonomia associativa
- cittadinanza allargata,
Un capitolo è dedicato alla discussione sulle diverse forme costituzionali adottate nei vari paesi, di fatto non esistono soluzioni costituzionali da preferire in assoluto, la sua conclusione sintetica è che una costituzione ben fatta può aiutare le istituzioni democratiche a sopravvivere mentre una costituzione mal fatta può invece favorirne il crollo.
Passa poi ad esaminare i sistemi elettorali, da quelli proporzionali a quelli maggioritari e le soluzioni miste, anche qui non esiste un sistema perfetto anche se il sistema maggioritario pur avendo alcuni vantaggi non sembra incontrare i favori dell'autore, mi preme invece evidenziare invece quando afferma che una riforma costituzionale non va presa alla leggera ma richiede i migliori talenti del paese.
Infine elenca quali sono le condizioni essenziali alla democrazia:
- funzionari eletti controllano la polizia e l'esercito
- idee e cultura politica democratiche
- assenza di ingerenze esterne da parte di paesi ostili alla democrazia
- un economia di mercato e una società moderna
- scarso pluralismo subculturale
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