Come
si intuisce dal titolo il tema del libro è l’euro e la Europa, ora chi legge questo blog
e le recensioni sa che di questo tema ne abbiamo ampiamente parlato, pertanto
il libro non contiene particolari novità su tema.
La
prima parte è una critica alla creazione della moneta unica con le modalità
adottate e delle successive politiche attuate dal 2008 per far fronte alla
crisi, alcune citazioni:
L’integrazione economica è progredita ma a maggiore velocità rispetto a quella politica;
L’euro è controproducente. L’eurozona ha fallito miseramente;
La Bce è nata con un difetto congenito […] il problema più grave è la assenza di controllo democratico. La Bce ha contribuito ad aggravare la crescente diseguaglianza;
La totale incapacità della Troika di comprendere l’economia soggiacente alla situazione;
L’austerità non ha mai funzionato. I salvataggi della Spagna, della Grecia e degli altri paesi sono apparsi mirati più a salvare le banche europee;
Le
soluzioni sono per l’autore due, perché continuare a galleggiare in questa situazione non serve.
La
prima è “più Europa” intesa non per forza una unione federale ma una serie di
misure indispensabili: unione bancaria, mutualizzazione del debito, politica
fiscale comune, distinguere spesa per investimenti da consumi, e molto altro
ancora.
La
seconda divorzio consensuale con la creazione di più aree euro, da una parte la
Germania e alcuni suoi alleati (la Francia ?), il resto da un'altra parte con la
creazione di tutta una serie di strumenti per evitare ulteriori disastri.
Si
intuisce che, anche preferendo la prima soluzione, Stiglitz capisca che sia
politicamente irrealizzabile, ma anche la seconda non è così immediata e
indolore, non si capisce bene nel libro la posizione che dovrebbero assumere in
particolare la Francia e anche forse l’Italia.
In sintesi la analisi delle criticità dell’eurozona è abbastanza nota, quella sulle soluzioni
contiene degli spunti comunque interessanti anche se alcune proposte sono forse
poco realistiche.
In
definitiva il libro è comunque scritto bene anche se a volte ripetitivo, lo
consiglio a chi non ha letto nessuno dei precedenti libri sul tema come buona
sintesi.
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