Il libro di oggi è un libro per
“stomaci forti”, sono quasi 500 pagine su temi tecnici finanziari, comunque con
scopo divulgativo e di rendere le cose più semplici possibili, anche se sempre
in modo rigoroso.
L’autore è Marcello Minenna che dirige
l'ufficio analisi quantitative della Consob e inoltre docente, non accademico, all'Università Bocconi, e PhD Lecturer alla London Graduate School of
Mathematical Finance.
Il volume come abbiamo detto si
concentra su questioni di natura finanziaria, fornendo all’inizio della
trattazione una serie di concetti di base, quali rischio di credito, debito
sovrano, derivati creditizi ecc., facendo uso di belle infografiche che
agevolano la lettura per un pubblico di non esperti
Introduce, poi, alla comprensione
dell'architettura dell'Eurozona e dei legami tra finanza ed economia reale. Descrive
gli elementi caratterizzanti la politica monetaria europea, ripercorrendo
l’esplosione della crisi finanziaria nel 2007-2008 e analizzando l’impatto che
questa ha avuto sull’Eurozona. Vengono inoltre approfonditi i diversi tipi di
intervento e strumenti finanziari messi in atto dai governi e dalla Banca Centrale Europea (BCE) a fronte del rischio di rottura dell’euro.
Le economie europee sono comunque
in una fase di stallo. Il ciclo economico positivo globale che nel 2014-2015, grazie
anche al basso prezzo del petrolio e all’Euro debole, ha tenuto a galla
l’unione monetaria volge al termine con il rischio di una recessione alle porte
di un’Europa frammentata e indebolita da squilibri strutturali. Rinunciare alla
propria moneta senza un bilancio e un debito pubblico europeo fa dell’Euro un regime di cambi fissi
incompleto
Nella parte conclusiva del lavoro
vengono proposti diversi interventi di policy volti a superare la crisi e mettere
mano a questa architettura disfunzionale. Infatti la crisi greca, il fallimento
dell’austerità, i problemi del sistema bancario, del debito pubblico e della
Brexit stanno mostrando che il tempo guadagnato dalle «soluzioni-tampone» della
BCE sta volgendo al termine. Tra le proposte elenco: una politica della BCE
imperniata sull’azzeramento degli spread, la mutualizzazione di una parte del debito
o anche il suo congelamento da parte della BCE.
Il tema di fondo del libro non è nuovo: l’integrazione dei
paesi UE non è stata così profonda e forte come si era auspicato, e che i paesi
membri erano e sono ancora caratterizzati da grandi differenze strutturali.
La
creazione dell’euro e la rinuncia da parte dei nazioni aderenti alla area euro alla
propria moneta, senza un bilancio e un debito pubblico europeo e tutta una
serie di altri meccanismi istituzionali, fa
dell’euro un regime di cambi fissi incompleto
Ne esce fuori, pertanto, un
ritratto complesso della realtà europea, dove spicca l’incapacità
dell’euro-burocrazia di gestire l’integrazione economico-finanziaria. Rimane il
problema di fondo che è politico e non finanziario, una volta stabilito che la
costruzione dell’area euro è incompleta e disfunzionale c’è la volontà politica
per rimediare agli errori fatti? Arrivati al punto in cui siamo mi piacerebbe
avere la speranza che qualcosa cambi, vedendo però l’atteggiamento delle
nazioni europee sulla immigrazione non vedo la capacità e la volontà di
affrontare in maniera coordinata i problemi. La fine probabile del quantitative
easing, che peraltro come rileva Minenna non ha sortito grandi effetti sulla
economia reale, a parte la diminuzione del valore dell’euro e quindi un miglioramento
del PIL, e la fine del mandato di Draghi, grande artefice dal salvataggio dell’unione
monetaria, pongono seri dubbi sul futuro dell’Eurozona.
Visti gli alti costi politici e
economici per proseguire in una costruzione più consona dell’unione monetaria
vedo difficile una soluzione coordinata, tanto per fare un esempio gli Stati
Uniti ci hanno messo 160 anni per costruire un efficace sistema federale con
continue modifiche (vedi ad esempio costituzione e statuto della FED) e avendo
fissato a monte un sistema costituzionale.
Comunque, tornando al libro, è
sicuramente un libro interessante e ben scritto, ovviamente da leggere un pò
alla volta, non è proprio un romanzo avventuroso, ma può ulteriormente
chiarire i difetti e le assurdità di queste unione monetaria e delle politiche
implementate.
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