Macron ha vinto con il oltre il 66% dei votanti, con un astensione del 25% sarebbe il 66% del 75% ovvero circa il 50%, ammettendo pure che una percentuale di non votanti è fisiologica vanno contate le schede bianche, insomma aldilà dei proclami non è una gran vittoria, molti hanno preferito non votare piuttosto che l'alternativa Le Pen. Ma lasciamo i dati numerici la sostanza è un altra, Macron è stato bravo a presentarsi come nuovo anche se tanto nuovo non è, fa parte dell'establishment, Ministro e allievo del classico ENA che proprio antoganista non è, per non parlare della Banca Rothschild....Il problema è appunto questo, come fa una persona che proviene dall'establishment a modificare con politiche nuove ciò che è stato provocato dall'establishment? Macron non è stupido ovviamente ma non credo da quello che si evince dal suo programma che voglia cambiare registro. Il problema come abbiamo più volte detto è l'Europa fondata sull'euro e le conseguenti politiche assurde di austerità. Macron afferma che questa Europa non gli piace, ma intanto la sua elezione ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti e la Merkel si è congratulata con lui. Qui l'unica cosa da cambiare è la guida europea germano centrica che sta facendo soffrire tutti i paesi del sud, ma anche la Francia soffre, l'euro è comunque sopravalutato e le politiche di contenimento del deficit non servono a nessuno. Vediamo le prossime mosse, se continuerà con l'asse franco-tedesco continuerà la solita storia, la Germania rimarrà il campione dell'export e le altre economie arrancheranno a quel punto come diceva la famosa canzone su Bartali di Paolo Conte .." e i Francesi che si incazzano..".
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