Secondo il nuovo segretario del PD alla assemblea nazionale le tre priorità del partito sarebbero: lavoro, casa e mamme. Sulla prima non avrei niente da dire visto che il lavoro è alla base della art.1 della nostra Costituzione e fondamento della Repubblica, ma a parte questo nell'insieme queste indicazioni sono veramente deludenti ed è triste vedere come il maggiore partito della sinistra nato con tante speranze, comprese le mie, si sia ridotto a così poco da un punto di vista ideologico e programmatico. A mio parere un partito progressista dovrerebbe ritornare alle base della democrazia e in particolare agli ideali della Rivoluzione Francese con alcune precisazioni. Si mi riferisco al famoso "libertè, egalitè e fratenitè".
Libertà intesa come libertà individuale e di impresa che, come dice la nostra Costituzione, non può svolgersi contro la utiltà sociale, questo per garantire lo sviluppo economico e quindi creazione del lavoro.
Uguaglianza intesa come uguaglianza di opportunità e di pari possibilità, per garantire che sia data a tutti la possibilità di garantire la propria realizzazione, con enormi vantaggi per tutta la società permettendo a tutti di dare il loro pieno contributo.
Solidarietà, non solo per motivi morali ma anche per motivi razionali, perchè una distribuzione più equa delle risorse e della produzione garantisce anche un sistema economico più equilibrato e in grado di garantire anche un maggiore sviluppo e minori rischi di stagnazioni economiche.
Tutto ciò è anche contenuto nella nostra Costituzione, che dovremmo applicare piuttosto che riformare in malo modo.
Sono profondamente deluso da Renzi, che avevo anche votato alle prime primarie, quelle in cui ha perso contro Bersani, poi piano piano ho visto uno scollamento profondo tra le sue parole e le azioni conseguenti, per poi adesso anche essere decaduto nei contenuti palesando una forte involuzione, infatti il PD ormai non lo voto più da un bel pò.
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