Sergio Cesaratto è professore di
Economia Politica alla Università di Siena, in questo libro si dedica alla
divulgazione economica.
Le prime tre lezioni sono una buona sintesi di economia, partendo dai concetti dell’economia classica, per proseguire con
Keynes, mettendo in luce poi in particolare la critica di Sraffa alla idee della economia marginalista. Le tre
lezioni successive sono dedicate, la prima, alla moneta e al cosiddetto vincolo estero, segue un breve excursus sulla storia dell’economia
italiana dal secondo dopoguerra a oggi, infine l’ultima parte è dedicata alla politica
monetaria della Banca Centrale Europea.
La tesi centrale del libro non è nuova e già descritta in altri
testi di cui abbiamo parlato: l’euro e le politiche di austerità farebbero
parte di un progetto a lunga scadenza di annullamento delle conquiste del
dopoguerra (sicurezza del posto di lavoro, sanità pubblica, pensioni ecc.)
L'euro per l’autore è infatti come la centrale di Chernobyl: “ha
dapprima portato devastazione attorno a sé, per essere poi racchiuso in un
sarcofago di cemento - con Draghi capocantiere - entro cui, tuttavia, esso
continua a bruciare e a essere pronto a esplodere di nuovo", ma conclude:
“Se l’euro franerà, sarà attraverso un crollo a caldo” per via di una qualche
grossa crisi.
Un libro sicuramente interessante, Cesaratto si toglie i panni del professore troppo serio adottando uno stile colloquiale, con battute, e interazioni con un ipotetico intervistatore, che rendono la lettura piacevole e scorrevole. Sicuramente più interessante la prima parte che consente al lettore di avvicinarsi ai temi economici con chiarezza e semplicità di linguaggio (nel mio libro sono trattati in maniera più estesa), sul tema dell’euro però non aggiunge niente a ciò che è stato finora detto da molti altri autori.
Un libro sicuramente interessante, Cesaratto si toglie i panni del professore troppo serio adottando uno stile colloquiale, con battute, e interazioni con un ipotetico intervistatore, che rendono la lettura piacevole e scorrevole. Sicuramente più interessante la prima parte che consente al lettore di avvicinarsi ai temi economici con chiarezza e semplicità di linguaggio (nel mio libro sono trattati in maniera più estesa), sul tema dell’euro però non aggiunge niente a ciò che è stato finora detto da molti altri autori.
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