Sino ad oggi ho evitato commenti su Renzi, lasciandogli il beneficio del dubbio. Anche adesso è ancora presto per darne un giudizio completo e oggettivo, però qualcosa da valutare c’è e proviamo a farlo.
Premetto che non ho nessuna prevenzione sull’uomo e neanche sono tra i suoi fan. In generale sono contrario all’idea di “un solo uomo al comando”, ma è anche vero che la storia è anche fatta da personaggi e personalità. Per semplicità divido l’analisi in capitoli.
Politica economica: 6-
Anche se un poco affrettato e in odore di campagna di
elettorale, il bonus 80 euro va comunque nella direzione del rilancio della
domanda, i suoi effetti saranno limitati, ma comunque è almeno un segno di
inversione di tendenza. Sul Job Act è
ancora presto per giudicarne i contenuti, ma in questo caso la direzione è
sbagliata, non sarà una ulteriore
flessibilità del lavoro ad aumentare l’occupazione, come dimostrano vari
studi empirici.
Riforme istituzionali : 5—
Sinceramente le riforme
istituzionali sono la cosa che mi piace di meno; la riforma elettorale, seppur
rappresenta un miglioramento rispetto al “porcellum” e comunque capisca la necessità di premiare la stabilità
con un premio di maggioranza, con la mancanza del voto di preferenza va contro le
indicazioni dei referendum popolari, che sono stati completamente e volutamente
dimenticati dai politici, e comunque è anche in contrasto con quanto sancito
dalla Corte Costituzionale. La riforma del Senato non la capisco proprio, mi
sembra un brutto «copia e incolla» del modello tedesco che è però uno Stato
federale, senza contare la schifezza della
immunità. Sono d’accordo con l’abolizione del bicameralismo perfetto, ma
non vedo il problema della elezione
diretta del Senato, una volta stabiliti nettamente i confini delle due camere e ridotti in entrambi i rami il numero di
eleggibili.
Riforma della burocrazia : 6+
In questo caso la direzione mi sembra
corretta, anche se la lotta sugli alti stipendi dei burocrati, ancorché giusta,
mi pare anche questa più elettoralistica e di facciata, che di sostanza. Bene
il taglio alla Rai, una vergogna le voci di protesta. Stiamo a vedere se da
questa riforma uscirà qualcosa, comunque qualche schiaffo ai Sindacati, che
sono tra gli artefici della decadenza della nostra nazione ci stanno bene.
Riforma della giustizia: senza voto
Se i dodici punti su un foglio di
carta coi titoli sono una riforma… bè a confronto le slides erano di contenuto.
Rimandato a settembre senza appello.
Politica europea: 7
Questa è la parte che ho
apprezzato di più, ha saputo trattare senza timori reverenziali con la Merkel. Giusta la risposta a quelli
della Bundesbank che farebbero meglio a
starsi zitti visti i risultati delle loro politiche, vedi disastro Grecia.
Renzi, con il suo risultato elettorale, può rivitalizzare il ruolo della
sinistra europea, al contrario della delusione rappresentata da Hollande. Il
vero campo di battaglia, infatti, su cui si combatte per la sopravvivenza dell’Italia e dell’Europa è
solo nella politica europea. Certo il passato non ci da molto ottimismo, e
neanche la elezione di Junkers, che ha la leadership di una patata lessa,
promettono niente di buono.
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