Iniziamo con le recensioni di libri consigliati, perchè essere informati è il primo passo verso una maggiore consapevolezza.
Joseph
Stiglitz è un economista, premio Nobel nel 2001, che ha scritto molti libri,
l’ultimo uscito di cui parliamo oggi è:
Il prezzo della diseguaglianza - Come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro-Einaudi.
E’ chiaro dal titolo che il tema è la diseguaglianza, i dati dimostrano, infatti, come negli ultimi 30 anni in quasi tutti i paesi occidentali la diseguaglianza economica sia aumentata. Quello che Stiglitz mette in evidenza è che, da un lato, gli Stati Uniti sono, in contrasto con il mito delle sogno americano, un paese dove le opportunità di migliorare il proprio status sociale siano piuttosto basse e minori di alcuni paesi europei (non certo l’Italia). Inoltre, l’1% della popolazione, che detiene una larga parte della ricchezza, lo deve in minima parte all’effettive capacità o contributo che fornisce alla società bensì sfruttando posizioni di rendita.
Il prezzo della diseguaglianza - Come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro-Einaudi.
E’ chiaro dal titolo che il tema è la diseguaglianza, i dati dimostrano, infatti, come negli ultimi 30 anni in quasi tutti i paesi occidentali la diseguaglianza economica sia aumentata. Quello che Stiglitz mette in evidenza è che, da un lato, gli Stati Uniti sono, in contrasto con il mito delle sogno americano, un paese dove le opportunità di migliorare il proprio status sociale siano piuttosto basse e minori di alcuni paesi europei (non certo l’Italia). Inoltre, l’1% della popolazione, che detiene una larga parte della ricchezza, lo deve in minima parte all’effettive capacità o contributo che fornisce alla società bensì sfruttando posizioni di rendita.
Tale meccanismo altera anche le istituzioni
democratiche, in quanto chi
detiene la ricchezza ha anche la possibilità di condizionare pesantemente le
scelte politiche, determinando una sempre minor partecipazione al voto e di
fatto trasformando il sistema da «una
testa un voto» a «un dollaro un voto».
Tale sistema ha fatto si che le scelte politiche si siano orientate a favorire, ad esempio, la deregolamentazione bancaria e
finanziaria, con il conseguente crack
del sistema che ha generato la crisi. Il sistema, poi, è cosi perverso che le
stesse istituzioni finanziarie hanno avuto dal governo enormi aiuti
economici a spese dei contribuenti, magari
continuandosi a elargire bonus del tutto immotivati.
Alla fine del libro le conclusioni di Stiglitz sono chiare: un sistema di regolamentazione delle istituzioni finanziare e dei mercati che eviti le degenerazioni scaturite dai palesi conflitti di interesse e mancanza di controlli, e che assicuri una effettiva competitività dei mercati limitando le rendite da posizione dominante;
Alla fine del libro le conclusioni di Stiglitz sono chiare: un sistema di regolamentazione delle istituzioni finanziare e dei mercati che eviti le degenerazioni scaturite dai palesi conflitti di interesse e mancanza di controlli, e che assicuri una effettiva competitività dei mercati limitando le rendite da posizione dominante;
una
politica fiscale più progressiva, contrariamente alle tendenze
dell’ultimo periodo che ha visto i ricchi
pagare sempre di meno; un ruolo determinate dello Stato nell’ evitare le
distorsioni del mercato e assicurare un
welfare decente e soprattutto una maggiore uguaglianza delle opportunità.
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